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UE-No Italiano: Antimicrobials for use in animals: list of substances banned and substances authorised

Questa consultazione tratta dei farmaci antimicrobici ammessi negli animali, nell’ambito della sicurezza alimentare e la commissione chiede pareri agli italiani mettendo a disposizione la documentazione di riferimento SOLO IN INGLESE. La discriminazione  anglosassone degli italiani si è persino acuita dopo la Brexit (conclusasi definitivamente il 31 gennaio 2020) a seguito della quale l’inglese è una lingua comunitaria illegale in quanto non scelta e comunicata all’Ue come propria lingua ufficiale nemmeno dalle ex colonie britanniche di Malta e Irlanda. Qui potete vedere tutte le Consultazioni proposte dalla Commissione europea ma di fatto anglocoloniale.

Titolo

Antimicrobici destinati a essere utilizzati negli animali: elenco delle sostanze vietate e di quelle autorizzate

23 Maggio 2024 – 20 Giugno 2024

L’iniziativa redige un elenco di antimicrobici:
a) che non devono essere utilizzati negli animali al di fuori dei termini della loro autorizzazione all’immissione in commercio e
b) che possono essere utilizzati negli animali al di fuori dei termini della loro autorizzazione all’immissione in commercio, a determinate condizioni.

Argomento: Sicurezza alimentare, Sanità e salute pubblica

  • Progetto di regolamento di esecuzione – Ares(2024)3711340 inglese (407.3 KB – PDF – 7 pagine)
  • Allegato – Ares(2024)3711340 inglese (352.5 KB – PDF – 7 pagine)

https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/12613-Antimicrobici-destinati-a-essere-utilizzati-negli-animali-elenco-delle-sostanze-vietate-e-di-quelle-autorizzate_i

La menzogna: internazionalizzazione.
La verità: nazionalizzazione linguistica anglosassone.
I Trattati dell’Ue – TUE e TFUE – e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea condannano  la discriminazione linguistica e affermano che tutte le lingue dell’Unione europea sono lingue ufficiali e di lavoro ma l’Italia, non difende né promuove l’italiano che, usciti i 66 milioni di britannici è la terza lingua europea.
Dal 31 gennaio 2020 l’inglese giuridicamente è lingua ufficiale fuorilegge in quanto lingua non notificata, non richiesta né richiedibile da alcun Stato membro dell’Unione europea secondo il Regolamento n.1 del 1958. Oggi l’inglese è   una lingua minoritaria parlata solo da circa 5 milioni di persone nelle ex colonie britanniche ma che, imposta totalitariamente, porta oltre 11 discriminazioni di tutti gli altri popoli e persone non madrelingua inglese.
L’Ue col suo Consiglio anziché, come per l’Unione Economica e Monetaria, decidere la necessità e le caratteristiche di una lingua comune, con il favore di tutta la classe governativa degli Stati membri, sta favorendo l’invasione linguistica anglosassone contro ogni principio di Democrazia e Diritto, distruggendo la biodiversità linguistico-culturale europea e le nazioni europee, così asservite ed assimilate da quelle anglosassoni senza ch’esse abbiano dovuto sparare un solo colpo.
Il neocolonialismo linguistico anglosassone costa a ciascun cittadino europeo 1033 Euro all’anno. All’Italia 65 miliari di Euro che equivalgono a 3 finanziarie, mentre gli anglosassoni risparmiano miliardi di Euro l’anno perché non insegnano obbligatoriamente nessuna lingua straniera.
Invasori anglosassoni e i loro invasati italiani ci stanno derubando delle nostre università, scuole, editoria scientifica, delle menti e dei corpi dei nostri giovani:
Solo al Politecnico di Milano ogni anno l’Italia perde 6.000 tra ingegneri, architetti e disegnatori industriali che, di fatto, sono anglosassoni e non italiani sia per studi che per mentalità.
Se si tiene conto del fatto che questo genocidio italiano nell’istruzione è iniziato nel 2014, siamo di fronte ad un’università che ha derubato il popolo italiano di 60mila professionisti come, anche, distrutta l’editoria scientifica in italiano, con una perdita economica di circa 306 milioni di euro l’anno: oltre 3 miliardi in questi 10 anni.
Sul fronte del neocolonialismo anglosassone linguistico e digitale i nostri Governi non hanno altresì mai difeso l’economia e l’imprenditoria dell’Italia: qui le occasioni economiche che la Commissione offre ai cittadini esclusivamente e monopolisticamente in lingua inglese 
In basso a destra trovi il numero delle occasioni economiche in essere che in questo momento ammontano a ben 12.946 ma che solo gli anglofoni possono leggere e com-parteciparvi.
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