[fimg=left]http://www.internacialingvo.org/4/Lettera_Pr_2.jpg[/fimg]
Comunicato del Partito radicale transnazionale, Roma, Bruxelles, New York, 24 luglio 2003
Il Ministro dell’Istruzione italiano decida il via alla prima Conferenza europea sulle lingue.
Il Partito radicale chiede il saldo al conto dei 6 mesi passati a lavorare con le Direzioni generali del MIUR.Su indicazione dello stesso Ministro italiano dell’Istruzione, Letizia Moratti, il Partito radicale e le Direzioni ministeriali competenti hanno lavorato per sei mesi insieme all’elaborazione di proposte e progetti volti a garantire, non solo sulla carta, la democrazia nella comunicazione linguistica europea ed internazionale. Due le linee delle iniziative proposte: il punto e la riconsiderazione sulla comunicazione nell’Unione alla luce dell’entrata di 10 nuovi Paesi e delle loro lingue; la sperimentazione su base volontaria dell’utilizzo dell’Esperanto come lingua transnazionale pubblica nel senso di non etnicamente caratterizzata. In particolare, visti i tempi, l’iniziativa congiuntamente proposta della conferenza “Comunicazione e lingue nell’Europa dei 25” da tenersi durante il semestre di presidenza italiana dell’Unione ha urgentissima necessità di essere decisa e resa operativa dal Ministro. Una conferenza che dovrà fare il punto su:
1. come la politica linguistica dell’Unione ha finora garantito quella unità nella diversità cardine della costruzione europea;
2. cosa fare, tutti, per garantire il multilinguismo e l’informazione linguistica rispetto anche alle lingue dei nuovi dieci Paesi entranti;
3. quale ruolo dare e/o pretendere per le grandi lingue veicolari e culturali dell’Unione quale è l’italiano (lingua di lavoro com’è riuscito ad essere il tedesco?);
4. informare sul ruolo che la Lingua Internazionale, quale lingua ausiliaria e di servizio, può svolgere come strumento di garanzia per la vita delle nostre lingue e del mercato delle lingue straniere come, anche, l’assicurazione della comunicazione europea anche per coloro che finendo gli studi con le scuole dell’obbligo non hanno la possibilità di padroneggiare compiutamente alcuna lingua straniera.
Giorgio Pagano, componente del Senato del Partito radicale, ha dichiarato: “abbiamo incontrato Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti alla fine dell’ottobre scorso e in quell’occasione il Ministro si era dichiarato aperto e sensibile alle problematiche della democrazia nella comunicazione intereuropea ed internazionale che in una lunga lettera insieme a Marco Pannella avevamo esposto. Ne era scaturito un percorso tecnico da compiere insieme alle Direzioni competenti per avviare iniziative dettagliate e condivise dal MIUR. A due mesi dalla fine di quel lavoro comune stiamo ancora attendendo il via del Ministro. Speriamo, anche per la sua credibilità, non risulti solo una presa in giro”.
Qui in formato pdf la lettera di Pannella e qui quella di Sergio Stanzani.