Messico: Dimenticata la Legge Generale dei Diritti Linguistici
Da: www.prensaindigena.org.mx
Fondo Indigeno 12 giugno.- Legge che prevede che qualsiasi gruppo etnico debba essere assistito nella propria lingua o avere un interprete non è ancora applicata. In Nayarit convivono coras, huicholes, tepehuanos e mexicaneros in numero superiore ai 42 mila individui.
Trasformata in “lettera morta”, la Legge Generale dei Diritti Linguistici protegge dall'estinzione le lingue indigene come il cora, il huichol,il tepehuano e il mexicanero mettendole sullo stesso livello dello spagnolo e, ordinando alle autorità dei tre livelli di governo il loro uso e applicazione affinchè si rendano pubblici programmi e azioni; anche se la cosa che serve di più è la preparazione di interpreti che prestino i loro servizi negli uffici governativi, ospedali, scuole e tribunali.
Pubblicata il 13 marzo del 2003, la legge per l'uso delle lingue indigene continua a non “affermarsi” in stati con presenza di gruppi etnici come il Nayarit dove convivono i coras, i huicholes, i tepehuanos e i mexicaneros in numero superiore ai 42 mila individui.
Questa legge, creata dal Congresso dell'Unione, ha l'obiettivo di regolare i diritti che hanno gli indios di parlare, diffondere e preservare la diversità linguistica messicana; tuttavia fino a oggi, la sua applicazione è nulla, nonostante sia stato già creato l'Istituto Linguistico e si disponga di un budget. Daccordo con quanto stipulato nella legge dei diritti linguistici, gli appartenenti a qualsiasi gruppo etnico dovranno essere assistiti nel loro idioma e fare affidamento su un interprete nel caso in cui il loro interlocutore lo disconosca; un altro comma specifica che lo spagnolo e, i precedentemente chiamati, dialetti “sono lingue nazionali” per qualsiasi pratica di tipo pubblico.
Lucinda Arias, responsabile dell'aria giuridica della Commissione Nazionale per la Cura dei Popoli Indigeni (CDI), ha spiegato che questa norma afferma che tutti i programmi di governo dovranno essere diffusi “in lingua comprensibile”per i gruppi etnici, inclusi gli annunci governativi; se si applicasse sarebbe in lingua cora, huichol, tepehuano e mexicanero.
Si osserva, ha spiegato Lucinda, che a livello statale la legge non è regolata e per tanto non si applica; tuttavia, chiarisce che questo argomento non è valido visto che “ questo ci porta alla necessità di riformare anche il nostro sistema giuridico locale, anche se già dovrebbe essere eseguita la normativa federale, come il secondo articolo della costituzione che afferma il riconoscimento dei diritti indigeni” ha aggiunto.
La Legge Generale dei Diritti Linguistici è la prima regolamentale del secondo articolo della Magna charta, dopo la riforma, con la coseguente creazione dell'Istituto Nazionale delle Lingue Indigene, che dipende dalla segreteria dell' Educazione Pubblica(SEP), e l'assegnazione di un badget proprio.
D' altro canto, le università e le istituzioni educative incaricate dell'insegnamento delle lingue, per lo meno in Nayarit, non hanno stabilito corsi di lingua cora, huichol, tepehuano o mexicanero, “ la cosa migliore sarebbe iniziare a formare risorse umane che possano servire da traduttori, maestri o interpreti per tutti questi problemi” ha concluso.
In Nayarit esistono solo alcuni tribunali nei comuni di La Yesca e El Nayar o dove c'è una maggiore affluenza di indigeni, dove esiste un servizio di interpreti; paradossalmente la stessa CDI ha solo una persona che parla la lingua cora. L'etnia huichol, con il suo ricco passato, le sue tradizioni e cerimonie è apprezzata nel resto del mondo ed è un gruppo fortemente appogiato dal presidente municipale di Tepic, Manuel Humberto Cota Jiménez.
Recentemente questa etnia, rappresentativa di Tepic e di Nayarit, si è incontrata con altri gruppi indigeni del mondo in un itinerario attraverso il Perù, la Bolivia e l'Argentina, dove José Hernández Sánchez, che si è presentato come l'unico messicano e come rappresentante di quest'etnia, ha esposto le tradizioni e tutto il bagaglio culturale del suo popolo, cosa che è stata molto apprezzata.
In particolare nel primo punto toccato da questo gruppo di 45 persone di diverse etnie del mondo, invitate dal presidente nordamericano George W. Bush a Lima, si è spiegato tutto ciò che è la cultura huichol, specialmente i loro metodi curativi che hanno richiamato l'attenzione dei paesi di lingua ispanica e inglese.
Sono anche andati in visita nella zona di Puno, che è la culla dell'etnia inca, la più rappresentativa del Perù, dove hanno visto i luoghi sacri e hanno conosciuto i rituali di quest'etnia.
A Cosco, che fa parte del territorio peruviano, hanno continuato con l'esposizione dei costumi, dei metodi curativi, dei balli e delle cerimonie dell'etnia huichol, oltre al fatto che sono stati rappresentati anche i costumi e le tradizioni proprie di altri gruppi indigeni del mondo, per esempio degli Stati Uniti, del Giappone e dei paesi Latinoamericani.
Un luogo di grande carica spirituale è Macchu Picchu e lì si sono potuti apprezzare quelli che furono i centri cerimoniali della leggendaria civiltà inca, che ancora conserva le sue tradizioni, i suoi costumi e abiti, proprio come il gruppo huichol che mantiene le sue tradizioni e continua ad educare i bambini secondo i principi tradizionali. Altre nazioni latinoamericane visitate, facenti parte dell'itinerario di questi 16 giorni, sono state Bolivia, Argentina e Colombia dove era diffusa l'etnia huichol, insieme con i gruppi di altre nazioni partecipanti.
Prossimamente coloro i quali hanno partecipato a questo itinerario attraverso le nazioni descritte andranno in territorio messicano, precisamente alle rovine di Chichen Itzá e lì si riuniranno per conoscere i resti della civiltà maya riconosciuta come una delle più progredite prima della colonizzazione spagnola.
Per agosto è in progetto un itinerario nelle nazioni Europee, e lì nel vecchio continente, si faranno le stesse presentazioni, con i costumi e la cultura dei gruppi indigeni che adesso si stanno riscattando.
In particolare si sta presentando la cultura indigena come l'origine delle società moderne e ciò che importa è che non si perdano queste tradizioni che rappresentano nazioni come il Messico che ha una grande ricchezza regionale in tal senso. Così, l'etnia huichol continuerà ad essere posizionata insieme agli altri gruppi indigeni in altre nazionali.
Stampa Indigena.” con lo sguardo verso il futuro” vi invita a vedere “Venas Vacías” e altri interessanti video nella pagina:http://www.prensaindigena.org.mx
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Da: www.prensaindigena.org.mx
Fondo Indigeno 12 giugno.- Legge che prevede che qualsiasi gruppo etnico debba essere assistito nella propria lingua o avere un interprete non è ancora applicata. In Nayarit convivono coras, huicholes, tepehuanos e mexicaneros in numero superiore ai 42 mila individui.
Trasformata in “lettera morta”, la Legge Generale dei Diritti Linguistici protegge dall'estinzione le lingue indigene come il cora, il huichol,il tepehuano e il mexicanero mettendole sullo stesso livello dello spagnolo e, ordinando alle autorità dei tre livelli di governo il loro uso e applicazione affinchè si rendano pubblici programmi e azioni; anche se la cosa che serve di più è la preparazione di interpreti che prestino i loro servizi negli uffici governativi, ospedali, scuole e tribunali.
Pubblicata il 13 marzo del 2003, la legge per l'uso delle lingue indigene continua a non “affermarsi” in stati con presenza di gruppi etnici come il Nayarit dove convivono i coras, i huicholes, i tepehuanos e i mexicaneros in numero superiore ai 42 mila individui.
Questa legge, creata dal Congresso dell'Unione, ha l'obiettivo di regolare i diritti che hanno gli indios di parlare, diffondere e preservare la diversità linguistica messicana; tuttavia fino a oggi, la sua applicazione è nulla, nonostante sia stato già creato l'Istituto Linguistico e si disponga di un budget. Daccordo con quanto stipulato nella legge dei diritti linguistici, gli appartenenti a qualsiasi gruppo etnico dovranno essere assistiti nel loro idioma e fare affidamento su un interprete nel caso in cui il loro interlocutore lo disconosca; un altro comma specifica che lo spagnolo e, i precedentemente chiamati, dialetti “sono lingue nazionali” per qualsiasi pratica di tipo pubblico.
Lucinda Arias, responsabile dell'aria giuridica della Commissione Nazionale per la Cura dei Popoli Indigeni (CDI), ha spiegato che questa norma afferma che tutti i programmi di governo dovranno essere diffusi “in lingua comprensibile”per i gruppi etnici, inclusi gli annunci governativi; se si applicasse sarebbe in lingua cora, huichol, tepehuano e mexicanero.
Si osserva, ha spiegato Lucinda, che a livello statale la legge non è regolata e per tanto non si applica; tuttavia, chiarisce che questo argomento non è valido visto che “ questo ci porta alla necessità di riformare anche il nostro sistema giuridico locale, anche se già dovrebbe essere eseguita la normativa federale, come il secondo articolo della costituzione che afferma il riconoscimento dei diritti indigeni” ha aggiunto.
La Legge Generale dei Diritti Linguistici è la prima regolamentale del secondo articolo della Magna charta, dopo la riforma, con la coseguente creazione dell'Istituto Nazionale delle Lingue Indigene, che dipende dalla segreteria dell' Educazione Pubblica(SEP), e l'assegnazione di un badget proprio.
D' altro canto, le università e le istituzioni educative incaricate dell'insegnamento delle lingue, per lo meno in Nayarit, non hanno stabilito corsi di lingua cora, huichol, tepehuano o mexicanero, “ la cosa migliore sarebbe iniziare a formare risorse umane che possano servire da traduttori, maestri o interpreti per tutti questi problemi” ha concluso.
In Nayarit esistono solo alcuni tribunali nei comuni di La Yesca e El Nayar o dove c'è una maggiore affluenza di indigeni, dove esiste un servizio di interpreti; paradossalmente la stessa CDI ha solo una persona che parla la lingua cora. L'etnia huichol, con il suo ricco passato, le sue tradizioni e cerimonie è apprezzata nel resto del mondo ed è un gruppo fortemente appogiato dal presidente municipale di Tepic, Manuel Humberto Cota Jiménez.
Recentemente questa etnia, rappresentativa di Tepic e di Nayarit, si è incontrata con altri gruppi indigeni del mondo in un itinerario attraverso il Perù, la Bolivia e l'Argentina, dove José Hernández Sánchez, che si è presentato come l'unico messicano e come rappresentante di quest'etnia, ha esposto le tradizioni e tutto il bagaglio culturale del suo popolo, cosa che è stata molto apprezzata.
In particolare nel primo punto toccato da questo gruppo di 45 persone di diverse etnie del mondo, invitate dal presidente nordamericano George W. Bush a Lima, si è spiegato tutto ciò che è la cultura huichol, specialmente i loro metodi curativi che hanno richiamato l'attenzione dei paesi di lingua ispanica e inglese.
Sono anche andati in visita nella zona di Puno, che è la culla dell'etnia inca, la più rappresentativa del Perù, dove hanno visto i luoghi sacri e hanno conosciuto i rituali di quest'etnia.
A Cosco, che fa parte del territorio peruviano, hanno continuato con l'esposizione dei costumi, dei metodi curativi, dei balli e delle cerimonie dell'etnia huichol, oltre al fatto che sono stati rappresentati anche i costumi e le tradizioni proprie di altri gruppi indigeni del mondo, per esempio degli Stati Uniti, del Giappone e dei paesi Latinoamericani.
Un luogo di grande carica spirituale è Macchu Picchu e lì si sono potuti apprezzare quelli che furono i centri cerimoniali della leggendaria civiltà inca, che ancora conserva le sue tradizioni, i suoi costumi e abiti, proprio come il gruppo huichol che mantiene le sue tradizioni e continua ad educare i bambini secondo i principi tradizionali. Altre nazioni latinoamericane visitate, facenti parte dell'itinerario di questi 16 giorni, sono state Bolivia, Argentina e Colombia dove era diffusa l'etnia huichol, insieme con i gruppi di altre nazioni partecipanti.
Prossimamente coloro i quali hanno partecipato a questo itinerario attraverso le nazioni descritte andranno in territorio messicano, precisamente alle rovine di Chichen Itzá e lì si riuniranno per conoscere i resti della civiltà maya riconosciuta come una delle più progredite prima della colonizzazione spagnola.
Per agosto è in progetto un itinerario nelle nazioni Europee, e lì nel vecchio continente, si faranno le stesse presentazioni, con i costumi e la cultura dei gruppi indigeni che adesso si stanno riscattando.
In particolare si sta presentando la cultura indigena come l'origine delle società moderne e ciò che importa è che non si perdano queste tradizioni che rappresentano nazioni come il Messico che ha una grande ricchezza regionale in tal senso. Così, l'etnia huichol continuerà ad essere posizionata insieme agli altri gruppi indigeni in altre nazionali.
Stampa Indigena.” con lo sguardo verso il futuro” vi invita a vedere “Venas Vacías” e altri interessanti video nella pagina:http://www.prensaindigena.org.mx