[fimg=left]http://www.democrazialinguistica.it/4/politecnico.JPG[/fimg]NO ALLA DISTRUZIONE DEL SAPERE NELLA LINGUA ITALIANA!
NO AGLI AIUTI DI STATO ALLA COLONIZZAZIONE ANGLOFONA!
Il Politecnico tassa gli studenti che vogliono studiare in italiano! Ma se studiano in inglese li esenta!
MANIFESTA A TORINO VENERDÌ 21 NOVEMBRE DALLE ORE 12 DAVANTI AL POLITECNICO
IN CORSO DUCA DEGLI ABRUZZI, 24!
4a manifestazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’Europa
QUI il Volantino da scaricare e stampare nelle copie che ti servono per pubblicizzare l’evento.
Per il secondo anno consecutivo il Politecnico di Torino adotta una politica linguistica discriminatoria a danno dei cittadini che vogliono studiare in lingua italiana.
1. Gli studenti italiani che scelgono di frequentare lauree triennali parzialmente o completamente in inglese non pagano le tasse universitarie relative al primo anno.
* Chi vuole poter studiare nella propria lingua materna nel proprio paese è discriminato e tassato ingiustamente. Il Politecnico di Torino applica una politica di sistematico disincentivo all’apprendimento in lingua italiana a spese dei cittadini. I soldi dei contribuenti italiani non sono spesi per migliorare la ricerca e l’insegnamento, ma sono sperperati per offrire un ingiustificato privilegio a quelli che studiano in inglese, che spesso sono gli stessi che si sono potuti permettere costosi viaggi studio all’estero. In tempi di crisi economica una discriminazione linguistica di questo tipo diventa ancora più inaccettabile.
* I cittadini comunitari che studiano in inglese sono discriminati perché l’esenzione del pagamento delle tasse riguarda solo gli italiani. Si tratta di una forma di discriminazione su base nazionale contraria ai Trattati dell’Unione europea.
2. Il Politecnico ha soppresso degli interi percorsi di laurea in italiano e li ha sostituiti con dei percorsi in inglese, come a Biella e a Vercelli.
* Si tratta di un’ingiustizia sociale. Molti studenti italiani sono esclusi dall’accesso al sapere scientifico, costretti a studiare in una lingua che non è la loro fin dalla triennale, privati del diritto di acquisire conoscenza nella loro lingua nel loro paese, e si vedono spesso costretti a spostarsi di città per trovare una laurea in italiano, sostenendo dei costi extra derivanti dalle spese di vitto e alloggio.
* Nella maggior parte dei casi i corsi in inglese sono dispensati da professori di lingua italiana a studenti per la maggioranza dei casi italofoni! Tutto questo causa una comunicazione impoverita che influisce negativamente sulla trasmissione del sapere. Rivendica il diritto di capire, pretendi che i professori parlino la tua lingua (che è anche la loro)!
* Nessun vantaggio sul mondo del lavoro. La conoscenza dell’italiano tecnico specialistico è necessaria per lavorare in Italia ed è molto apprezzata in Europa. Coloro che studiano solo in inglese dalla triennale, e in particolare gli studenti stranieri, non svilupperanno le competenze linguistiche tecnico-specialistiche in italiano necessarie per operare efficacemente nell’economia nazionale. Inoltre, non studiando l’italiano scientifico essi perdono il proprio vantaggio comparato sui concorrenti di lingua madre britannici o irlandesi, che in ogni caso sapranno l’inglese sempre meglio degli altri.
* Si configura, anche, una vera e propria attività antinazionale del Politecnico il quale così operando favorisce la monopolizzazione della comunicazione internazionale da parte dei popoli anglofoni a danno di tutti gli altri popoli del mondo.
Per tutti questi motivi è necessario reagire SUBITO almeno in tre modi:
1. Ripristinare i Corsi in italiano e abolire l’esenzione delle tasse per le lauree in inglese
2. Organizzare un’azione collettiva risarcitoria contro il Politecnico di Torino.
3. Chiamare in causa la Corte di Giustizia europea contro la discriminazione del Politecnico a danno dei cittadini comunitari.
DIFENDI IL TUO DIRITTO ALLO STUDIO, DIFENDI IL TUO DIRITTO A CAPIRE.
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