Pagano: A Firenze i Generali di Stato della Lingua Italiana.
«Quelli che si aprono oggi a Firenze non sono gli ‘Stati Generali della Lingua Italiana’ bensì la rappresentazione di come, i Generali di Regime che dovrebbero difendere l’italiano, stiano lavorando per la sua disfatta» – commenta Giorgio Pagano dall’alto dei suoi 50 giorni di sciopero della fame per salvare l’italiano dal linguicidio inglese.
«Per ciascuno si può dire, parafrasando, quel che si disse per il Generale Jaruzelski, ‘servì gli USA più del proprio Paese’ – continua il dirigente Radicale -. Il Sottosegretario Giro ha testualmente detto a Limes ‘L’italiano non sarà la lingua del lavoro ma può essere la lingua della cultura’, fuor di metafora ‘il lavoro all’inglese, l’italiano lingua domestica’ e, la linea della disfatta dell’italiano, è confermata dal ministro Giannini, il cui trasformismo è invidiato da Brachetti, e che, senza alcun rispetto per i più elementari diritti umani linguistici, non solo concorda col divieto d’insegnare nella lingua della Repubblica al Politecnico di Milano ma, ormai, parla apertamente di bilinguismo italiano-inglese obbligatorio per tutti. Come fossimo un Paese occupato. Anzi, peggio, considerato che anche sotto occupazione nazista nessuno si era spinto a tanto nemmeno per scherzo.
Per non parlare della Dante Alighieri, il cui silenzio e inazione sulla perdita di sovranità dell’italiano in Italia è, ormai, imbarazzante per tutti i Comitati Dante, sia in Italia che all’estero.
Insomma – conclude il Segretario dell’Associazione Radicale Esperanto – oggi a Firenze sembra di avere davanti quelle immagini grottesche di Generali dipinte da Enrico Baj».