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Difendiamo l’italiano dal linguicida inglese: alle elementari solo Orientamento linguistico!

 

 

 

Difendiamo l’italiano dal linguicida inglese: alle elementari solo Orientamento linguistico!

Non importa la qualità dell’insegnamento e se favoriamo popoli stranieri anziché il nostro. Non essendo in grado, il ministero, di garantire che il famigerato CLIL possa essere già operativo nell’anno scolastico appena iniziato, pur di favorire le potenze straniere anglofone, ha deciso di ridurre le ore d’inglese necessarie per i docenti pur di metterli in grado” (si fa per dire) d’insegnare la loro materia in inglese. In questo modo si otterranno due risultati: la lingua della Costituzione viene discriminata nella Repubblica e, i ragazzi, sapranno palliativamente la materia che avranno dovuto studiare in inglese.

Dato che una materia in inglese riguarderà anche le elementari, questo comporterà una didattica ancora più miserevole, con ripercussioni devastanti sulle giovanissime menti, ancora nemmeno in grado di conoscere bene la loro stessa lingua materna. Devastanti anche sotto il profilo della libertà, per il servilismo indotto verso i lingua madre inglese che ciò inconsciamente comporta.

L’insegnamento di una lingua straniera (che è comunque diverso dall’insegnamento IN lingua straniera) era già presente nei programmi didattici del 1985 (DPR Pertini Sandro) a partire dalla 3° elementare, poi, con il ministro Moratti, si è inserito l’insegnamento del solo inglese, abbandonando francese, tedesco e spagnolo, evidentemente era ora di passare dal multilinguismo al monolinguismo padronale. Oggi, un’ennesima, vergognosa dichiarazione del ministro, afferma che “2 ore d’inglese sono poche se gli insegnanti sono scarsi”, mentre, tra le decine di sindacati che stanno protestando contro la riforma della scuola, non ce n’è uno che “osa” lamentarsi dell’insegnamento monopolistico anglofilo, neppure dopo le dichiarazioni del ministro Giannini sull’assunzione di insegnati stranieri, pur di colonizzare in inglese “una volta per tutte” la scuola italiana.

La proposta giusta per i nostri bimbi che permette riflessione metalinguistica sulla propria lingua madre, preparandoli, nel contempo, a meglio apprendere le lingue straniere (inglese incluso), c’è, e c’è senza operare il genocidio linguistico anglofilo nell’istruzione fin dalle elementari, si chiama “Orientamento linguistico”.

L’Orientamento linguistico è stato sperimentato in Germania, utilizzando come modello linguistico l’Esperanto. La sperimentazione, messa a punto dal Prof. Helmar Frank e dall’Istituto di Pedagogia Cibernetica dell’Università di Berlino & Paderborn, si è concentrata, negli anni ‘70, proprio sull’insegnamento dell’inglese, mettendo a confronto classi elementari che facevano 2 anni preventivi di Orientamento linguistico e, successivamente, 2 anni d’inglese con altre che, invece, facevano tutti e 4 gli anni di inglese. Ebbene i bimbi che avevano fatto l’Orientamento linguistico sui test d’apprendimento somministrati superavano di gran lunga quelli che avevano studiato per 4 anni solo inglese.

Tutto questo è scritto, nero su bianco, nella Circolare MIUR 126, addirittura del 1995 e, persino nel 1993,  l’Associazione Radicale Esperanto dedicò all’argomento un convegno con l’allora Provveditore agli Studi di Ascoli Piceno Maraglino. Convegno che, ancora oggi, si può ascoltare su radioradicale.it oltre che sul sito dell’ERA.

Ma l’anglocolonizzazione, sembra, non si deve fermare!

Dichiarazione del Segretario dell’Associazione Radicale Esperanto.

 

 

 

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