Il MIUR non avalli il genocidio linguistico di 60milioni di italiani.

Il MIUR non avalli il genocidio linguistico di 60milioni di italiani.
Giorgio Pagano (ERA onlus) scrive alla neoministra Stefania Giannini.

Dopo la perdita di 830 marchi italiani e il 25% del potere industriale l’Italia rischia di perdere anche la propria lingua e cultura.
Giorgio Pagano, Segretario dell’Associazione Radicale Esperanto, in vista della scadenza dell’undici marzo, giorno dell’udienza al Consiglio di Stato per il ricorso presentato da Miur e Politecnico di Milano, con il quale si pretende la licenza d’uccidere la lingua italiana, ha inviato al neoministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, una lettera in cui le chiede di dissociarsi e non prestarsi al genocidio linguistico perpetrato dal senato accademico del PoliMi.

Di seguito il testo della lettera.

Oggetto: Urgentissimo ritiro della firma ministeriale ammazza-italiano al Consiglio di Stato.

Carissima Stefania,
                            con molto piacere ho appreso della Tua nomina a Ministro e, memore della Tua partecipazione al Convegno da noi organizzato alla Sala delle Colonne della Camera dei Deputati Genocidio linguistico e scomparsa dei popoli: un altro modo di condurre le guerre [1], con gli amici Gnerre e Cuturi, nonché conscio della tua guida di un’università che si pregia essere Ambasciatrice dell’Italia nel mondo, ti segnalo una fatto gravissimo ed increscioso al quale si presterà il tuo buon nome qualora tu non intervenga immediatamente.

Trattasi del fatto che, tra meno di una settimana, l’11 marzo, ci sarà l’udienza al Consiglio di Stato – Presidente Giuseppe Severini – circa il Ricorso n. 5151 del 2013 del Tuo Ministero, insieme al Politecnico di Milano, contro la sentenza del TAR Lombardia che aveva bloccato il PoliMI nella “criminale decisione (degna di una Repubblica di Vichy in una Francia occupata dai nazisti) di non insegnare più in italiano in tutti i percorsi di laurea magistrale. Con la conseguente violazione, oltre che di leggi italiane che tutelano la nostra lingua in Italia, anche di Convenzioni internazionali che vietano espressamente la discriminazione linguistica – qui peraltro portata avanti da una Istituzione italiana contro italiani in Italia – e che vanno dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (Art. 2) alla Convenzione Unesco contro la discriminazione nell’educazione (Art. 1 e 2).

Comprendi bene che ciò significa anche un danno enorme sia per l’editoria scientifica in italiano che per assunzioni di concittadini – si privilegeranno conseguentemente docenti e personale madrelingua inglese – come, anche, l’assassinio del sapere scientifico in italiano.

Converrai, spero, che non è possibile avallare operazioni che portano al genocidio linguistico di 60 milioni di italiani in Italia e, conseguentemente, di 80 milioni di italofoni nel mondo, i quali, come nel non ultimo caso svizzero[2], fanno di tutto per tutelare e valorizzare la lingua italiana all’estero.

Sperando in una tua pronta dissociazione e conseguente intervento presso l’Avvocatura generale dello Stato che Ti patrocinia, ti rinnovo le mie congratulazioni per il Tuo alto incarico,

Cordialissimi Saluti, Giorgio Pagano
(Segretario ERA onlus)

 

 


[1]http://www.radioradicale.it/scheda/211946/genocidio-linguistico-e-scomparsa-dei-popoli-un-altro-modo-di-condurre-le-guerre

[2]http://www.tio.ch/News/Ticino/780444/Serviro-il-risotto-agli-argoviesi-per-salvare-l-italiano/

 

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