Politica e lingue

Discriminazione linguistica europea: scende in campo la Francia

Sono io il padrone e tu devi parlare inglese!

Ricorso proposto il 9 settembre 2022 – Francia/Commissione

(Causa T-555/22)

Lingua processuale: il francese

Parti

Ricorrente: Repubblica Francese (rappresentanti: T. Stehelin, A. Daniel e E. Leclerc, agenti)

Convenuta: Commissione europea

Conclusioni

La ricorrente chiede che il Tribunale voglia:

  • annullare il bando di concorso generale EPSO/AD/400/22, intitolato «Amministratori (AD 7) ed esperti (AD 9) nei settori dell’industria della difesa e dello spazio», pubblicato il 16 giugno 2022 nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 1 ;
  • condannare la Commissione europea alle spese.

Motivi e principali argomenti

A sostegno del ricorso, la ricorrente deduce cinque motivi.

  1. Primo motivo, vertente sul fatto che il bando di concorso generale EPSO/AD/400/22, intitolato «Amministratori (AD 7) ed esperti (AD 9) nei settori dell’industria della difesa e dello spazio» (in prosieguo: il «bando di concorso impugnato») creerebbe una discriminazione ingiustificata fondata sulla lingua.
  2. Secondo motivo, vertente su una violazione dell’obbligo di assumere funzionari dotati dei massimi livelli di competenza, efficienza e integrità.
  3. Terzo motivo, vertente sul fatto che il bando di concorso impugnato eluderebbe le procedure previste dai trattati per stabilire il regime linguistico delle istituzioni dell’Unione e le sue modalità di applicazione.
  4. Quarto motivo, vertente su una violazione dell’obbligo incombente all’Unione europea di rispettare la ricchezza della sua diversità culturale e linguistica, e di vigilare sulla salvaguardia e sullo sviluppo del patrimonio culturale europeo.
  5. Quinto motivo, vertente su una violazione dell’obbligo di motivazione.

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1 GU 2022, C 233 A, pag. 1.

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