Consultazioni pubbliche europee

Le consultazioni pubbliche promosse dalla Commissione europea hanno la finalità di coinvolgere i cittadini europei sulle politiche e le normative dell’Unione Europea.

Alle consultazioni possono partecipare tutti: governi, istituzioni, organizzazioni della società civile, operatori economici, associazioni di categoria, ordini professionali ed esperti del settore.

È inoltre disponibile la raccolta permanente delle iniziative di consultazione che hanno avuto come risultato la presentazione alla Commissione europea di dati, documenti di posizione o risposte ai questionari trasmessi al nostro Parlamento e predisposti dalle amministrazioni pubbliche e autorità competenti italiane. Uno strumento in più a disposizione dei cittadini che, oltre alla possibilità di partecipare al processo decisionale in corso e ad essere informati sulle consultazioni cui il Governo prende parte, possono prendere visione anche dei documenti elaborati dalle istituzioni pubbliche, utili ai fini della valutazione delle iniziative proposte e del dibattito politico-legislativo.

Sul sito del Dipartimento per le Politiche Europee, a cura del Servizio Informative Parlamentari e Corte di Giustizia UE del Dipartimento, sono presentate le consultazioni pubbliche – nuove e a tutt’oggi ancora aperte – promosse dalla Commissione europea ma, come se nulla incidesse, non rilevando se tali consultazioni siano fruibili dagli eurocittadini italiani nella loro lingua – sia nel testo che nella documentazione allegata.

Funzioni del Servizio Informative parlamentari e Corte di Giustizia UE.

Il Servizio Informative parlamentari e Corte di Giustizia UE opera alle dirette dipendenze del Capo del Dipartimento.
Dirigente: Daria Provvidenza Petralia  06 6779.5819 d.petralia#governo.itIl Servizio (art. 8 del decreto di organizzazione 25 maggio 2016):

  • cura, in raccordo con l’Avvocatura generale dello Stato, le azioni necessarie all’adeguamento coerente e tempestivo delle amministrazioni pubbliche agli atti dell’Unione europea, nonché quelle necessarie a prevenire il contenzioso dinanzi alla Corte di giustizia dell’Unione europea, ad assicurare in fase di contenzioso le condizioni di un’adeguata difesa delle posizioni nazionali e ad adempiere tempestivamente alle pronunce della predetta Corte di giustizia;
  • assicura, d’intesa con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e l’Avvocatura generale dello Stato, la supervisione del contenzioso d’interesse dell’Italia dinanzi alla Corte di giustizia dell’Unione Europea e l’istruttoria sull’opportunità di presentare ricorsi o di intervenire in procedimenti in corso dinanzi ad essa per la tutela di situazioni di rilevante interesse nazionale;
  • cura l’analisi, in raccordo con gli uffici di diretta collaborazione dell’Autorità politica delegata per gli affari europei, dell’attività legislativa del Parlamento, con particolare riferimento ai profili di rilievo europeo;
  • predispone i pareri da formulare a nome del Dipartimento nel quadro della procedura di autorizzazione dei Gruppi europei di cooperazione territoriale (GECT);
  • cura le attività necessarie per la trasmissione degli atti dell’Unione Europea e la conseguente informazione qualificata al Parlamento, alla Conferenza delle regioni e delle province autonome e alla Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome; provvede alla trasmissione degli atti dell’Unione Europea alla Conferenza Stato-città e autonomie locali e al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL);
  • coordina e cura la predisposizione di relazioni periodiche da trasmettere alle Camere e agli soggetti istituzionali individuati dalla legge 234/2012, tra cui le relazioni annuali, programmatica e consuntiva, sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea, predisposte sulla base dei contributi forniti dalle Amministrazioni centrali, e previste dall’art 13 della legge 234/2012, e la relazione trimestrale sulle procedure giurisdizionali e di precontenzioso di cui all’art 14 comma 1 della legge 234/2012;
  • monitora e segnala alle Amministrazioni competenti per le diverse materie le consultazioni pubbliche promosse dalla Commissione Europea, al fine di trasmettere alle Camere le posizioni espresse, coordinando, ove occorra, la partecipazione delle Amministrazioni centrali.
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