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Colonia Italia avanza: prime italiane cheerleader ai campionati mondiali.

Non siamo solo ragazze pon pon.

Nausicaa e Anna, prime italiane cheerleader ai campionati mondiali.

In valigia metteranno anche gli immancabili pon-pon, ma guai a chiedere loro di intonare un coro. Nausicaa De Bernardi e Anna Lucca, giovani atlete della provincia di Sondrio, saranno le prime italiane a partecipare ai campionati mondiali di cheerleading. La competizione si terrà l’11 e il 12 novembre a Tagasaki, in Giappone, e le vedrà gareggiare nella specialità double cheerdance. Una disciplina che affianca le evoluzioni della ginnastica artistica alle coreografie della danza. E che richiede resistenza fisica e preparazione tecnica.
“Quando dico che sport faccio, cominciano i cori: ‘dammi una A, dammi una B’. In realtà, facciamo tutt’altro: lanci in aria e piramidi umane. Ci vuole una forza e un allenamento non indifferente, non siamo solo ragazze con la gonna corta”.
Anna ha 20 anni e studia Beni culturali all’università, Nausicaa ne ha 19 e frequenta la facoltà di Scienze farmaceutiche. Amiche da una vita, hanno cominciato a studiare danza a lezione da Carla Martinetti, mamma di Anna e oggi loro allenatrice. “Balliamo insieme da 14 anni – racconta Anna – abbiamo iniziato da piccolissime e poi, cinque anni fa, ci siamo imbattute nel cheerleading e ce ne siamo innamorate”. Anna e Nausicaa competono a livello nazionale nella categoria senior degli M-Cheers. Da un anno hanno ottenuto la qualifica di allenatrici federali, iniziando a seguire la preparazione atletica delle più piccole: categorie Peewee e Junior, dai 5 ai 14 anni. “Siamo sempre state allieve, ora abbiamo capito cosa significa stare anche dall’altra parte”, dice Nausicaa. “Entrambe andiamo all’università e stiamo via di casa durante la settimana, ma appena abbiamo un attimo ci vediamo in palestra per allenarci. È uno sport che richiede tanta passione e voglia di mettersi in gioco”.
Ai campionati mondiali le due ragazze dovranno confrontarsi con atlete di 30 nazionalità diverse. Quindici le squadre iscritte alla competizione di double cheerdance, la loro specialità. “La routine che eseguiranno dura un minuto e mezzo e prevede elementi tecnici che avvicinano molto la disciplina alla ginnastica artistica. Legherà le varie parti una coreografia hip hop, scelta per dare leggerezza all’esibizione”, spiega Laura Lucca, sorella di Anna e insegnante di hip hop. Nella preparazione delle atlete ha lavorato al fianco dell’allenatrice e dei campioni pluripremiati Umberto Maiolani, Stefano Bernetti e Simone Sangiorgi. Laura accompagnerà le due ragazze in Giappone, come atleta di riserva. “Io sono la sorella, ma è Nausicaa la vera gemella”, ammette. In effetti, le due atlete si somigliano parecchio. Stesso fisico allenato, stessi capelli biondi, stesso sorriso quando sono in pista. “Quando ci esibiamo nella double cheerdance, dobbiamo essere in perfetta sincronia, quasi identiche”, continua Anna. “Il fatto di conoscerci da una vita ci avvantaggia molto. Siamo migliori amiche, ci capiamo con uno sguardo: ognuna di noi sa come si muove l’altra a ogni giro, a ogni salto”.
Quella della prossima settimana sarà la prima competizione mondiale a cui prenderà parte una delegazione italiana. La Federazione nazionale di Cheerleading ha già all’attivo due partecipazioni ai campionati europei e un secondo posto vinto nel 2016 con la categoria Pewee. Adesso ci riproverà ai massimi livelli. “Il cheerleading non è individuale come la danza – precisa Anna – è uno sport di squadra. Offre la possibilità di imparare evoluzioni e acrobazie, per poi esibirsi in gare come queste”. “È sempre bello confrontarsi con altri atleti. In Giappone ci sarà molta agitazione – confessa Nausicaa – ma prendiamo questa esperienza come un’occasione. Anche per imparare dalle altre squadre”.

Giorgia Pacino | La Repubblica | 06 novembre 2017

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